Oriente: influenze artistiche nel mondo occidentale

In un precedente articolo abbiamo scoperto insieme quali siano le tendenze provenienti dall’Oriente che caratterizzano inconsciamente la nostra quotidianità, sino a divenire dei veri e propri stili di vita indispensabili per il nostro benessere. 

È ormai ben più che noto che innumerevoli artisti e artigiani dall'Europa, dagli Stati Uniti e da tutte le parti Occidentali del nostro emisfero, sono stati ispirati dal mondo orientale e medio orientale, sino ad ottenere una vera e propria interazione artistica continua che si estende in tutto il mondo e connette le varie culture, offuscando il confine tra fantasia e realtà: spaziando dalla pittura alle arti decorative, dall'interior design all'architettura, vi sono differenti opere occidentali che raffigurano soggetti e stili del mondo Orientale e Medio Orientale. 

Ma da dove nasce questa tradizione?

Tale movimento artistico orientalista raggiunse il suo apice durante il XIX secolo e, grazie alla produzione di impressionanti dipinti ad olio e opere su carta, continua a essere citato è riportato nell'arte di oggi. Esso ha influenzato la produzione di un'ampia gamma di opere d'arte tra cui ceramiche, oggetti in metallo, fotografia, estendendosi più ampiamente sino al teatro e al cinema, all'architettura e alla musica, in un periodo segnato dallo scambio e dalla fluidità. 
Questo è rappresentato ad esempio in un piatto di Iznik del 17° secolo, i cui caratteristici disegni floreali divennero molto popolari anche sulle piastrelle che decoravano l'interno degli edifici durante il periodo ottomano, in particolar modo quelle realizzate dal designer inglese William De Morgan nel XIX secolo il quale, influenzato dalle ceramiche e dai disegni mediorientali, creava motivi floreali che apparivano in ceramiche alla moda, vetrate e arredi tuttora ancora molto in voga. 

Probabilmente la produzione artistica più nota del movimento artistico orientalista è stato l’ enorme quantitativo di dipinti di artisti europei che raffiguravano spesso i posti esotici in cui erano stati, come l’ attuale Istanbul o Marrakech o i vari scenari immaginari che nutrivano la loro ispirazione e includevano dettagli di vita quotidiana. 

In particolar modo, esattamente alla fine del XIX secolo, riuscì a farsi particolarmente largo, soprattutto in ambito pittorico, il Giappone in quale ebbe un'influenza significativa sull'arte occidentale e continua a farlo fino ad oggi. Gli artisti hanno tratto ispirazione da tutti gli aspetti della tradizione artistica giapponese, dalle xilografie ukiyo-e ai manga moderni. 

Seguimi in un breve viaggio attraverso il tempo e le culture dell'arte giapponese che hanno influenzato gli artisti occidentali. 

Tale fenomeno divenne noto come Japonisme in quanto vi fu un improvviso aumento di interesse per l'arte giapponese dopo che il Giappone riprese il commercio con l'Occidente introducendo, così, i propri beni e la propria cultura in Europa. 
Una di queste rappresentazioni è stata quella delle stampe xilografiche ukiyo-e, che letteralmente significa "immagini del mondo fluttuante", le quali raffiguravano attori del teatro Kabuki, paesaggi, scene erotiche e molti altri aspetti della cultura giapponese. Alcuni dei più famosi artisti di tale opere furono Katsushika Hokusai, Kitagawa Utamaro e Utagawa Hiroshige, le cui prospettive appiattite, i colori brillanti e i contorni definiti fornirono ispirazione senza fine agli artisti occidentali. 
Diversi artisti impressionisti come Edgar Degas, Claude Monet e James Tissot hanno accumulato grandi collezioni di arte giapponese; ad esempio, il soggetto dei dipinti del ponte giapponese di Monet, può essere direttamente paragonato ai paesaggi delle stampe ukiyo-e, introducendo così un'atmosfera distintamente giapponese al movimento tradizionalmente francese dell'impressionismo. 

Anche Cassatt ha reinventato il suo soggetto caratteristico di donne e bambini nello stile delle stampe giapponesi, utilizzando colori piatti e indicando solo la dimensionalità attraverso l'uso della linea piuttosto che del tono. Ciò è particolarmente evidente nella sua stampa The Coiffure, che raffigura una donna nell'attività quotidiana di spazzolarsi i capelli. 
Certo, è impossibile parlare dell'influenza dell'arte giapponese sugli artisti occidentali senza menzionare l'opera di Vincent Van Gogh. Sebbene fosse leggermente in ritardo rispetto agli artisti parigini dell'epoca, l'arte giapponese ha lasciato un'impressione duratura su di lui: Il suo amore per la natura e per i paesaggi raffigurati nelle stampe ukiyo-e lo portò persino a trasferirsi nel sud della Francia, in cerca di ispirazione per ricreare in modo più autentico lo stile di pittura giapponese che era arrivato ad ammirare. 

Per non parlare dell’intramontabile Gustav Klimt, nel movimento dell’ Art Nouveau, ispirato chiaramente alle stampe ukiyo-e e, particolarmente visibile nei motivi intricati e nei colori vivaci delle sue opere, va a descrivere ampiamente tutta la "Fase d'oro" di Klimt, la cui affiliazione alla foglia d'oro e i dettagli erano ormai un tratto distintivo. 

L' influenza dell'arte giapponese sugli artisti occidentali si è sviluppata sino agli anni '40 e '50 e fu di grande influenza negli anni del dopoguerra, in quanto tutto gli artisti intendevano esprimere la libertà delle loro opere, come Franz Kline, Willem de Kooning e Jackson Pollock, influenzati dalle particolarità giapponesi e cinesi. 

In particolar modo quest’ultimo, Pollock, sebbene famoso per le sue opere astratte, è stato anche affascinato dal concetto di lettera e ha reinventato gli script di molte culture, inclusa la calligrafia giapponese, in uno stile astratto nei suoi dipinti. Inoltre, è proprio Pollock che ha utilizzato la carta giapponese nella creazione delle sue opere: che si tratti di un mito moderno o di una vera fonte di ispirazione, le somiglianze visive tra la calligrafia giapponese e questi dipinti astratti sono evidenti. 

Arrivando ai giorni nostri, il fascino per l'arte giapponese non ha cessato di esistere negli artisti occidentali. 

Ora è il turno del manga, che letteralmente significa fumetto, caratterizzato dalle espressioni facciali esagerate e dai colori sgargianti; un’influenza partita dalla metà degli anni '90 in Francia sino ad arrivare al fenomeno “ Pokémon “ che ha travolto il mondo alla fine degli anni '90 e che ha portato alla ribalta lo stile artistico giapponese oramai non più uno stile di disegno sconosciuto, ma un caposaldo della cultura popolare ricco di influenze occidentali. 

Chi si sarebbe mai aspettato che un cartone animato così popolare fosse in realtà una delle maggiori rappresentazioni artistiche  proveniente dall’Oriente? 

Pertanto, avendo brevemente viaggiato dal Giappone alla Francia, dall’Europa agli Stati Uniti, dal Medio Oriente al punto più remoto dell’emisfero Occidentale, abbiamo potuto constatare che l'arte Orientale e tutte le sue declinazioni, hanno avuto una grande influenza sugli artisti occidentali con particolare apice negli ultimi due secoli, sino ai giorni nostri, permettendo così a tutti gli artisti di ogni secolo e di ogni cultura di rappresentare, tramite la propria arte, la loro voglia di esprimersi ed essere compresi! 

E tu? Quale forma d'arte ti ispira di più? Lo stile floreale dei piatti di Iznik, l’eccentricità delle stampe ukiyo-e o le esagerate espressioni facciali dei manga? Raccontami quale forma d’arte ti affascina...